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RICORDI DI FAMIGLIA - STORIE

Se fosse una giornata serena o se piovesse non so ma quel giorno del '43 in cui i partigiani “Titini” decisero di far saltare in aria quel treno in Jugoslavia, con sopra papà, fu comunque importante. Quando si risvegliò in ospedale a Trieste era cambiato tutto: il suo nome, i suoi documenti, il nemico e il destino. Fu così che dopo l'8 settembre del '43, invece che disperso in Russia, si ritrovò a Milano sotto falso nome. Invece che disegnatore navale salì su di un camion a gasogeno; con il lasciapassare del CNL nello stivale destro e la “zulassung” tedesca in quello sinistro cominciò a fare il borsista. Si il contrabbandiere !! Finita la guerra e conosciuto il Sig. Chellini, aprirono la Meritalia (nulla a che fare con l'attuale) e con lo stesso camion cominciarono a portare in Francia, a Grasse, acidi grassi da utilizzare per la cosmetica a cui si aggiunsero i primi oli essenziali della sicilia.
 
E da li saponi e cosmetici che rivendevano sulla piazza di Milano. Fu li che conobbe il signor Variati, che una volta chiusa la Meritalia lo assunse nella propria azienda.

Conosciuta mamma decise, negli anni '60 sull'onda del boom economico di mettersi in proprio e con i soldi della liquidazione aprì a Milano, in via Papiniano: la SCABE. Acronimo dei cognomi dei miei genitori. Nel frattempo nasco io.

Il tempo passa, producendo aromi per pasticceria, alimentari, per mangimi, profumeria. I clienti ci sono, sono in tutta Italia, ed il consumo di oli essenziali è notevole; molti arrivano dalla Spagna. Quel paese è ancora rurale, è il primo concorrente dell'Italia per i distillati in corrente di vapore: certe piante arrivano solo da li. 
 
Nel 1968, ad agosto si parte. Notevole per quegli anni fare un viaggio in macchina di 5000 km per andare a fare un accordo commerciale, agganciandoci anche le vacanze. Avevo sei anni ma mi ricordo la stretta di mano tra mio papà Cesare Bellati e il señor Pedro Muñoz Galvez. Eravamo in un grande campo, quell'uomo dirigeva una cinquantina di contadini che tagliavano un'erba e la portavano verso uno strano camion. Un intensissimo profumo intorno. Quell'erba era Menta, un campo enorme di menta ed il camion era un impianto efficace di distillazione "sul campo". Ci si trova bene, nasce un'amicizia e l'accordo è fatto: fornitura e rappresentanza. Ora siamo alla terza generazione. L'anno dopo infatti nasceva Pablo, il nipote: attuale direttore dell'azienda.

Sono 50 anni ! 
 
Il tempo continua a passare, si aggiunge la collaborazione con Felix Reverte che produce erbe e spezie. E' il momento in cui, in Italia, chi utilizza le uova le vuole col tuorlo ben giallo, perchè più sane ! Tutti aggiungono nei mangimi la paprica dolce. Ora le uova sono pallide, perchè più sane... mah. (è il mercato bambola !). Si va avanti e si continua a viaggiare ad Agosto, per lavoro e per diletto.

La SCABE chiude, papà viene a mancare nel '92, prosegue mamma con le due rappresentanze. Poi in Fiera a Parma conosce Isidro della Nortindal e su suo impulso si comincia un lavoro di vendita in un campo totalmente nuovo. Ebbene si il Nero di Seppia, funziona: si vende !
Si direbbe ora: Ha un suo perchè !
 
Arriva il 2006. Ormai è stanca anche mamma e vorrebbe andare in pensione, decide di lasciare. Io mi ero diplomato in Chimica negli anni '80 e poi avevo lavorato in farmaceutica, ma la mia azienda collassa e dopo vent'anni di Montedison, l'unità dove lavoro passa di mano, e le mani in cui passa hanno pochi scrupoli: non ci troviamo, abbiamo morali diverse. Quindi... lascio Milano, vengo a Genova e si prosegue, si incrementa, internet aiuta. Poi arriva la crisi e la richiesta di un materiale inedito per me da parte di un cliente......

Fu un salumificio, cliente per il peperoncino, che rimase a corto di budello per i suoi insaccati;
o meglio i prezzi erano saliti tantissimo e voleva trovare alternative. Dopo svariate loro richieste decido di provare e contatto svariati produttori/commercianti finchè non trovo la qualità ed il prezzo validi: piazzo la prima fornitura.Da dove arriva ? Chiaro, dalla Spagna !

Quindi soddisfatto uno, chissa se gli altri.... L'Italia è la patria degli insaccati. Proviamo !

Così è che mi ritaglio la mia nicchia di mercato, in questo campo. Non decolla....e conosco la mafia. Non la grande mafia dei film, degli attentati, ma quella piccola quella subdola piccola fatta di amicizie e regalie. Sono nuovo nell'ambiente e rubo clienti...e quello è un mondo chiuso e tale deve restare... mi dicono !

Non è stato facile, ho dovuto imparare l'anatomia animale nonché la nomenclatura dei diversi tipi di budello naturale (vi assicuro che è un mondo immenso). In Inglese, ma anche in Spagnolo, naturalmente in Italiano ma anche in Veneto, Emiliano, Calabrese, Piemontese e via di questo passo. Arriviamo al nefando 2020, crolla tutto, il mondo si ferma, si stenta a ripartire: sparisce un terzo dei clienti, un terzo di fatturato. Sparisce per davvero ! Non viene sostituito almeno qua in Italia, magari riapre all'estero o peggio viene assimilato da altri ed io intanto sono invecchiato e....
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